
La casa di riposo in era Covid
Visite o non visite? Il nostro protocollo
L’emergenza Covid ha causato effetti deleteri sul sistema delle case di riposo e delle strutture socio-assistenziali in genere: una delle prime conseguenze della pandemia è data infatti dal confinamento degli anziani in tali strutture e la conseguente traumatica sospensione di ogni contatto umano e affettivo con le loro famiglie, essendo stata interdetta ogni possibilità di visita. Ciò è causa di conseguenze molto negative a carico di soggetti deboli quali appunto gli anziani, a cui è stata negata ogni possibilità di relazione con le persone a loro care, sicuro motivo di ulteriore decadimento del loro stato psichico e cognitivo.
Molta è poi la confusione che si è ingenerata in merito alle possibilità di visita nelle case di riposo e nelle strutture socio-assistenziali in genere, che vengono per lo più ritenute erroneamente vietate, diffondendo di fatto, più o meno tacitamente, l’idea di impermeabilità delle stesse strutture e di segregazione di coloro che ne sono ospiti.
Ma non è così, per fortuna: la circolare del Ministero della Salute del 30 novembre 2020 stabiliva invece la ripresa delle visite in presenza, riconoscendole quali indispensabili misure di prevenzione del decadimento psico-fisico dell’anziano, oltre che un diritto inalienabile alla salute. La questione è stata poi recentemente risollevata con grande risonanza nel mondo politico e istituzionale, coinvolgendo le più alte istituzioni dello Stato: basti per tutte la voce di Amnesty International, che dichiara apertamente la violazione al diritto alla salute che la chiusura delle visite in presenza nelle strutture socio assistenziali e sanitarie comporta a carico degli anziani.
Cosicché il Ministero della Salute ha quindi emanato l’ordinanza 8 maggio 2021, che stabilisce definitivamente la ripresa delle visite nelle strutture socio-sanitarie e assistenziali per anziani, recependo le indicazioni della Conferenza Stato-Regioni sulle modalità di svolgimento delle visite in tali strutture.
Sono consentite le visite in casa di riposo?
Non soltanto sono possibili, ma indispensabili per la salute psico-fisica degli anziani ospiti nelle strutture.
Le visite vanno prenotate
Le visite in casa di riposo vanno anzitutto prenotate alla direzione della struttura, che le programma in relazione alle richieste pervenute, in modo tale da garantirne uniforme rispetto del diritto tra i propri ospiti e in modo tale da evitare pericolosi affollamenti. Tutto ciò tenendo conto delle condizioni dell’ospite e dei suoi visitatori, delle caratteristiche della struttura stessa e delle condizioni epidemiologiche generali, comunque suscettibili di mutamento.
Quale documentazione dovranno presentare i visitatori?
I visitatori dovranno munirsi di certificazione verde Covid (non ancora però ad oggi disponibile), ovvero di certificazione attestante l’effettuazione di un tampone nelle 48 ore precedenti alla visita o di idonea certificazione medica. All’ingresso della struttura dovranno poi compilate tutta la modulistica messa loro a disposizione.
Dove si svolgono le visite?
Compatibilmente con la situazione meteorologica, le visite vanno effettuate preferibilmente negli spazi esterni della struttura, o in locali appositamente allestiti, con ingresso e uscita distinte. L’ingresso nei reparti è consentito in casi eccezionali e a discrezione della direzione della struttura ai soli componenti del nucleo familiare qualora le condizioni di salute dell’ospite non ne consentano la movimentazione.
Quante persone sono ammesse e quanto durano le visite?
Sono ammessi non più di due visitatori alla volta per ospite. La durata delle visite è stabilita dalla direzione della struttura in relazione ‘afflusso giornaliero dei visitatori.
E le "stanze degli abbracci?
Per fortuna non sono più previste, allo stesso modo delle tute di plastica e delle vetrate di separazione. Occorre tuttavia rispettare le misure di prevenzione che indichiamo di seguito.
Quali sono le misure di prevenzione da adottare?
Al momento dell’ingresso l’ospite deve effettuare l’igiene delle mani mediante apposito gel erogato da un apposito dispensatore. La misura della temperatura corporea è poi la prima operazione a cui viene sottoposto il visitatore, a cui segue l’esecuzione di un test antigenico rapido. Il visitatore è tenuto ad indossare correttamente la mascherina medica o chirurgica per tutta la durata della visita. Va mantenuta una distanza interpersonale di almeno un metro, con l’eccezione delle persone appartenenti allo stesso nucleo familiare. Nel rispetto della riservatezza, la visita si svolge in presenza di un operatore della casa di riposo
I rientri temporanei degli ospiti in famiglia e le uscite programmate
Forse la maggiore innovazione portata dall’ordinanza ministeriale è data dalla possibilità di uscita temporanea dell’ospite insieme ai propri congiunti e magari di trascorrere qualche giorno a casa propria. Sempre però dietro autorizzazione della direzione della struttura .
Obbligo di vaccinazione per i nuovi ingressi
Per l’ingresso in struttura dei nuovi ospiti è obbligatoria la presentazione del certificato vaccinale. Ma questa è un’ovvietà!
La condivisione del rischio familiari-struttura
Infine, un’importante innovazione dell’ordinanza ministeriale è costituita dal Patto di condivisione del rischio tra le famiglie degli ospiti e la direzione della struttura: ognuno in sostanza si assume le proprie responsabilità, che viene equamente condivisa. Nel bene, si intende, della salute degli anziani