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Che fare?

Decidere se affidare o meno un genitore ad una casa di riposo è sicuramente una scelta molto tormentata e non facile da prendere, soprattutto perché ci si trova soli ad affrontare un problema che troppo spesso si pone improvvisamente, senza peraltro avere sufficienti informazioni al riguardo; pesano poi in maniera determinante gli immancabili sensi di colpa che assalgono coloro che questa scelta devono fare e che non aiutano a prendere la decisione giusta.

Qualche considerazione in merito può servire a fugare incertezze e servire di aiuto in questa scelta. Con la premessa che il distacco degli anziani dalle loro abitazioni e dalla loro vita quotidiana e dai loro affetti costituisce un evento critico e non privo talvolta di conseguenze sulla loro salute psico-fisica e che pertanto sarebbe certamente auspicabile che possano continuare ad essere assistiti il più a lungo possibile nelle loro abitazioni, se le loro condizioni di salute e la situazione familiare ovviamente lo consentano.

È noto intanto che l’aumento della vita media e la scarsa natalità sono causa di aumento degli anziani nella società moderna, peraltro sempre più afflitti da malattie croniche e degenerative; ma è pur vero che anche i loro figli invecchiano e che sempre più spesso sono a loro volta anziani e magari in pensione, e dunque sempre meno in grado di accudire i loro genitori in età avanzata; per i figli che invece ancora lavorano la questione si pone in maniera non meno critica. A ciò si aggiungono le crescenti difficoltà economiche di giovani e vecchi a complicare la faccenda.

Meglio a casa? La badante

Per quanto preferibile, la scelta di assistere gli anziani nelle loro abitazioni incontra limiti oggettivi nel loro stato di salute e nelle possibilità della famiglia. La fragilità tipica dell’età senile fa sì che il decadimento psico-fisico della persona anziana si manifesti talvolta repentinamente per le cause più svariate, come l’insorgere o l’aggravarsi di una malattia, o la perdita del coniuge, rompendo bruscamente un precario equilibrio che spesso trova impreparati i familiari, che per le più disparate ragioni non possono assisterli.
Alle prime difficoltà, pertanto, la soluzione più scontata è data dalla ricerca di una badante, che tuttavia non è una figura professionale riconosciuta e che sarebbe più corretto definire “collaboratrice domestica”, in quanto essa stessa non ha alcuna specifica qualificazione professionale. Con la precisazione che la badante deve limitarsi ai servizi di pulizia domestica e non può prestare in alcun modo assistenza alle persone non autosufficienti, come invece normalmente si ritiene.
Spesso poi ci si imbatte in sedicenti aziende assistenziali che “forniscono” badanti e che quasi sempre svolgono però attività di somministrazione di lavoro, che è pratica vietata dalla legge. Comunque giunga a casa nostra, la badante deve essere regolarmente assunta; a tempo pieno il suo costo (otto ore lavorative) supera i 1.500,00 euro mensili, ai quali vanno aggiunti quelli di vitto e alloggio, normalmente inevitabili. Stimando anche questi non è azzardato affermare che il costo medio di una badante raggiunga tranquillamente i 2.000,00 euro mensili. Senza però avere né un servizio qualificato, né continuo, dovendoci limitare alle 8 ore giornaliere, più il (giusto) riposo settimanale, più i (giusti) permessi, più le (giuste) ferie. Durante i quali il familiare non sa dove sbattere la testa.

La residenza per anziani?

L’alternativa è quella tipica delle residenze per anziani. Che sono invece dotate di personale qualificato sempre presente che garantisce assistenza continua nelle 24  ore, assistenza medica e infermieristica mediante proprio personale e i servizi domiciliari della ASL (ADI), oltre alla cura e igiene della persona, mobilizzazione e fisioterapia, dieta personalizzata, attività ricreative e manuali, vita in società. A quale costo? La retta media di una casa di riposo è di 1600 euro. Siamo poi sotto il controllo del Comune di appartenenza, dell’ASL e dei Carabinieri del NAS.

E allora?

Meglio sarebbe dunque assistere i propri vecchi a casa, ma ciò non sempre è possibile per oggettivi impedimenti della famiglia. Si può aggiungere poi che l’anziano in casa propria è certamente più solo e la qualità dell’assistenza meno verificabile in vostra assenza. In più è certamente la soluzione più costosa e meno adatta agli anziani in fase di decadimento psico-fisico.

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